Praticare attività sportive che giovano alla salute è una buona idea e il nuoto è in assoluto quella migliore per mantenere il corpo in forma perfetta. Durante la stagione estiva e più facile dedicarsi a questa attività poiché si va a mare, ma quando andare al mare non è possibile la piscina è un’ottima alternativa per nuotare e divertirsi. Scopriamo le differenze fra mare e piscina.
Benefici del nuoto
Il nuoto è uno sport completo, è indicato per placare lo stress e allentare le tensioni, ma è anche un vero alleato per il cuore e riduce i problemi vascolari. E’ scientificamente dimostrato che praticare questa disciplina per 15 minuti almeno 3-4 volte a settimana riduce anche la pressione e rende l’arteria carotidea più elastica e in grado di accogliere meglio i movimenti del flusso sanguigno.
Inoltre, è perfetto per chi desidera dimagrire perché brucia le calorie in eccesso e consente di modellare il fisico eliminando anche l’antiestetica cellulite. Tra gli altri benefici che apporta al fisico non bisogna dimenticare anche quelli alla schiena, il che si traduce in una corretta postura della persona e se praticato fin da bambini agevola lo sviluppo armonioso della struttura ossea, correggendo anche i difetti della colonna vertebrale. E non solo per i bambini, anche per gli anziani il nuoto rappresenta lo sport ideale per riattivare tutti i muscoli del corpo. Esistono diversi stili di nuoto, nuoto libero, a dorso, a rana, a delfino e farfalla, da scegliere in base alle esigenze.
Differenze fra mare e piscina
Tra mare e piscina vi sono però delle differenze a cui sicuramente non avete mai pensato. Nuotare in mare o in acque libere come quelle di un lago e nuotare in una piscina non è infatti la stessa cosa, proprio per le condizioni diverse delle acque ma anche per la visibilità e altri aspetti che rendono diversa l’esperienza in una piscina rispetto a quella nelle acque libere del mare. Per entrare nel dettaglio, l’acqua del mare è più leggera di quella della piscina poiché la presenza del sale assicura una maggior facilità di galleggiamento.
Un’altra differenza evidente tra mare e piscina è che nel primo non ci sono punti di riferimento, in quanto è libero, mentre nella seconda si sa dove arriva la vasca e quante bracciate pressappoco ci possono volere per percorrerla tutta. Inoltre, l’acqua del mare in genere è sempre molto più fredda di quella della piscina, per cui è opportuno immergersi quando non si è stati a lungo sotto il sole o dopo aver fatto attività fisica.
E’ preferibile dunque entrare in acqua gradualmente ed evitare di addentrarsi quando il tempo non è favorevole. In piscina, invece, non bisogna sottovalutare il cloro, usato per disinfettare l’acqua, perché se in eccesso può infiammare la pelle e le mucose. Dopo le immersioni è consigliabile fare una doccia e utilizzare gli occhialini protettivi per gli occhi. Il mare può celare delle insidie, come ad esempio le meduse, che possono causare prurito e arrossamenti. In piscina bisogna anche stare attenti a non prendere batteri, virus o funghi, che spesso proliferano nell’acqua e si può inavvertitamente essere contagiati.